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Che fine sta facendo la metafonia? E’ giusto fare sessioni private?


Ciao amici del canale YouTube e del gruppo Facebook “mefatoniaitalia”.

Ben ritrovati, torno a scrivere un articolo dopo molto tempo e lo faccio spinto da un paio di domande alle quali ultimamente cerco di dare una risposta.

Bene, … continuate a leggere per conoscere cosa penso a riguardo.

Non è passato tantissimo tempo da quando ho iniziato ad interessarmi di metafonia, ma, per uno che studia parecchio, si informa ed è appassionato di strumentazione, due anni possono essere sufficienti per capire alcune cose, la cosa più importante da capire e di cui prendere coscienza è il “limite” in senso assoluto. C’è un momento in cui, chi sperimenta e si mostra agli altri, deve sviluppare la giusta percezione e rendersi conto che c’è un limite.

Noto spesso che alcuni utenti di canali a tema, nati e cresciuti nel 2018, giudicano negativamente (ed in maniera oggettiva) il nascere di nuovi sperimentatori sostenendo in buona sostanza che il mondo del paranormale in generale possa rimetterci perdendo di credibilità. Su questo punto non sono proprio d’accordo, se da un lato ci sono dei canali YouTube concepiti per intrattenere con contenuti di poco spessore scientifico e tanto spettacolo, dall’altra parte dobbiamo anche pensare di dare la possibilità a nuovi sperimentatori di emergere, ricordiamoci che i migliori sperimentatori hanno comunque avuto un punto di inizio. I nuovi Youtuber, quelli popolari, condannando in maniera oggettiva tutti i nuovi ricercatori, dovrebbero prendere coscienza che potremmo tranquillamente perderci un futuro “bacci”, tanto per citare uno dei migliori.

Circa il contenuto che portano questi nuovi ricercatori posso semplicemente dire che, secondo il mio personalissimo punto di vista, stiamo andando in una direzione che dista di molto da quella intrapresa dai pionieri della metafonia (che pure hanno avuto risultati eccellenti). Si può notare che la ricerca del segnale metafonico la si fa creando distorsioni audio nei più svariati modi, reverse, editing, pedali, riverbero, ecc ecc.. Le stesse persone che usano questi modi sostengono che le entità sono evolute a dir poco, la mia domanda è, se sono evolute, anzi super evolute, perché non ci comunicano in “chiaro” ed in diretta (come peraltro già facevano in passato)? Basti pensare a cosa una entità dovrebbe fare per comunicare con una app. del tipo echovox, cosa molto più complessa di un semplice messaggio radio in diretta!

Altro punto assai delicato sul quale bisogna puntare il riflettore è la questione delle sessioni private.

E’ moralmente giusto e corretto fare sessioni private? Dal mio punto di vista no! Sappiamo bene che al momento non vi è nessun riscontro scientifico ufficiale e riconosciuto per questi tipi di studi. E’ un dato di fatto, purtroppo, che la maggior parte delle persone che si avvicina alla metafonia lo fa perché ha subito un grave lutto. Non tutti “assorbiamo” il dolore allo stesso modo e non tutti siamo “psicologicamente forti” allo stesso modo, la maggior parte di noi in questi momenti è fragile. Io non me la sentirei di dire ad una mamma che ha perso la figlia “questa è la voce di tua figlia che ci parla!”. Che questo possa far star bene e dare serenità alla mamma siamo d’accordo, ma nella incertezza assoluta non trovo giusto “illudere” le persone, soprattutto quelle fragili.

Infine bisogna dire che la ricerca deve andare avanti, non deve soffermarsi su metodi provati e riprovati più volte.

Personalmente seguo un metodo di ricerca che si orienta verso un segnale metafonico che non ha bisogno di nessuna distorsioni, sappiamo dalle esperienze passate che c’è modo di avere questo tipo di risultati, va solamente trovato il giusto “canale”.

Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.

Massimiliano Corazzini

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