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Sant'Erasmo e la metafonia - il mio personalissimo punto di vista.


Nel primo approccio con la metafonia, oggi ancor più di ieri, ci si ritrova ad ascoltare / vedere sessioni di ogni genere, ognuna eseguita con una tecnica specifica. Una delle cose che più attira la nostra attenzione sin da subito, è sicuramente la presenza e la ricorrenza di un Santo, per la precisione Sant'Erasmo. Spesso, il Santo, viene chiamato in causa all'inizio di ogni sessione, quasi come fosse un garanzia di contatto con l'aldilà.

Ma da dove nasce quest'usanza? Chi ha stabilito che il Santo sia dedito alla metafonia? Perché proprio lui? La gente che lo "invoca" conosce la storia del Santo, sà perché lo chiama? Ebbene, ho provato a chiedere ad alcune persone che fanno metafonia del perché invocassero il Santo prima di ogni sessione e la risposta è stata proprio come mi aspettavo, negativa! Molti lo fanno perché lo hanno visto fare. Che questa usanza sia nata da qualcuno, forse uno dei primi personaggi a fare metafonia in Italia e che la massa abbia ripetuto "meccanicamente" questa usanza? Scopriamolo insieme.

Prima di tutto cerchiamo di capire (sinteticamente) chi è stato Sant'Erasmo e perché dovrebbe essere dedito alla metafonia.

La scrittura antica che narra la vita di sant'Erasmo risale al VI secolo, ma è ampiamente leggendaria. Nella stessa scrittura si racconta che Erasmo era vescovo di Antiochia. Quando iniziarono le persecuzioni contro i cristiani, egli si rifugiò dapprima per sette anni in una caverna poi, scoperto, venne incarcerato per non aver voluto sacrificare agli idoli pagani. Venne in seguito liberato miracolosamente e, dopo aver convertito a più riprese un numero altissimo di persone (il testo parla di quattrocentomila) e aver compiuto altri miracoli e subito persecuzioni, venne infine condotto, per opera dell'arcangelo Michele, a Formia, dove morì dopo sette giorni.

Fin qui nulla pare essere collegato alla metafonia, probabilmente, l'unica cosa che possa ricondurre al legame tra il Santo e la metafonia, di cui però nessun "metafonista" che tiene contatti diretti con il Santo ne parla, è il cosiddetto "fuoco di Sant'Erasmo".

Il fuoco di Sant'Elmo (Erasmo) è una scarica elettro-luminescente provocata dalla ionizzazione dell'aria durante un temporale, all'interno di un forte campo elettrico. Una leggenda narra che quando il Santo venne arso vivo, sulla cima della pira del rogo si vide comparire una fiamma bluastra, ritenuta dai presenti l'anima del Santo che si innalzava al cielo.

A questo punto, essendo che la storia della metafonia in Italia nasce con l'utilizzo di apparecchiature come le radio valvolari ed i registratori a nastro magnetico che sono legati (per il loro funzionamento) al campo elettromagnetico, potrebbe dunque essere solo questo l'elemento di legame tra il Santo e la metafonia, ma in un contesto di persone che ignora una pur mina parte della storia e che asserisce di riconoscere la voce e parlare direttamente con il Santo, nell'insieme, valuterei il tutto poco credibile, tra l'altro pare sia solo diffusa in Italia la presenza del Santo nelle varie sessioni come se fosse solo dedito alle anime Italiane.

Ripeto e ribadisco trattasi di un mio personalissimo pensiero nato come sempre dalla voglia di approfondire e capire per ciò che si vole non solo imparare ma anche far evolvere.

A mero titolo informativo ricordo che Sant'Erasmo è il patrono dei seguenti Comuni Italiani:

  • Bassiano (LT)

  • Besana in Brianza (MB) compatrono

  • Capaci (PA)

  • Castel Goffredo (MN) compatrono[3]

  • Civitella Messer Raimondo (CH)

  • Corbara (SA) compatrono

  • Formia (LT) compatrono

  • Gaeta (LT) compatrono

  • Jerzu (NU)

  • Reitano (ME)

  • Roccagorga (LT)

  • Santeramo in Colle (BA)

  • Torrecuso (BN) compatrono

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